Incubo ancora vivo per Jannik Sinner, un nuovo controllo svela l’impensabile. La pratica più diffusa di quanto si sarebbe pensato.
E’ molto probabile che per Sinner ed i suoi numerosi fan, la sola parola “Clostebol” faccia scattare dei veri e propri “flashback di guerra” nella mente, dopo quanto è accaduto solo qualche mese fa quando una sciagurata scelta di pomata – secondo la versione ufficiale – ha minacciato di spezzare, forse per sempre, la carriera di Jannik in modo clamoroso. Ma cosa era successo quella volta?
Tutto è iniziato nel 2024 dopo un torneo ad Indian Wells quando un controllo a campione ha svelato che Jannik Sinner aveva assunto una quantità ritenuta non regolamentare di Clostebol, una sostanza considerata dopante. Il caso è andato avanti per molti mesi, con il rischio di una sospensione molto lunga, finché la Federazione non ha accettato l’ammissione di colpa dell’atleta.
Secondo la versione presentata dal tennista, oggetto anche di critiche da parte di altri atleti italiani ed esteri, va detto, Sinner avrebbe ricevuto un massaggio dal preparatore Ferrara con una pomata a base di Clostebol per errore e sua insaputa, un dramma che gli è costato 3 mesi di sospensione e che era anche valso l’allontanamento di Ferrara stesso, poi reintegrato nei ranghi. Ora però, è accaduto di nuovo.
Caso Clostebol: inizia l’episodio finale
Un nuovo caso Clostebol scuote il mondo del tennis e la ATP anche se, a conti fatti, è possibile che con tutto il rispetto per l’atleta, ci siano echi mediatici molto meno importanti per questo episodio che sottolinea comunque quanto questo tipo di prodotti siano diffusi nel tennis. Vittima di un controllo, un atleta del Guatemala, tale Juan Sebastian Dominguez Collado che si trova alla posizione 1660 nel ranking ATP mondiale.

Il tennista del Centro America positivo al Clostebol (Facebook) – www.Calciodilettante.org
Durante un controllo il 2 ottobre in Turchia, Juan è stato trovato positivo alla sostanza ed ha subito ammesso di averla utilizzata, anche se nella sentenza della ITIA non si vede se tale sostanza è stata assunta di proposito o si tratta di un altro errore. Fatto sta che da novembre, l’atleta centro-americano è fermo e non potrà prendere parte a nessuna competizione ufficiale, il che a 23 anni è un bel problema.
Trovarsi fermi per mesi con una carriera avviata in questi anni, i migliori dal punto di vista sportivo e i più importanti da quello fisico, è una bella scocciatura per un atleta professionista, ma come si dice: dura lex, sed lex. Il caso però ci ricorda che l’uso del Clostebol è più diffuso di quanto si pensi in questo sport. Forse, sarebbe ora di intensificare i controlli.
Sinner, rivive il dramma (Yahoo Sport) - www.Calciodilettante.org 






